ALBAREDORONCO-BELFIORESE 3-2
Marcatori: 6′ e 25′ pt su rig. Salisburgo (A), 30′ pt Nordera (B), 3′ st Fagnani (A), 45′ st Franchetto (B).
PECCATO. Esulta la capolista Albaredoronco che si aggiudica il “Derby dell’Adige”. Nella sfida valida per l’undicesima giornata di ritorno del girone B del campionato juniores under 19 regionale i padroni di casa hanno il merito di affondare i propri colpi sfruttando alcuni errori difensivi dei biancazzurri che poi provano a recuperare ma non riescono ad essere determinati come in altre occasioni. Da rivedere le posizioni e le marcature in area su palle inattive per i ragazzi di mister Martini.
LA SINTESI.
La formazione di casa ha un impatto migliore sulla partita e nella prima mezz’ora crea pericoli soprattutto da calcio piazzato. Al primo vero tentativo l’Albaredoronco passa in vantaggio, una punizione dal vertice sinistro viene calciata sul secondo palo per Salisburgo che di testa deve solo appoggiare in rete. Il raddoppio dei padroni di casa nasce da un rinvio difettoso, Feltre si impossessa della palla ed entra in area lasciandosi cadere sul contrasto con Castegini e l’arbitro cade nel tranello assegnando un generosissimo penalty. Dagli undici metri firma la doppietta personale Salisburgo che spiazza Peronato. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo è favorevole alla Belfiorese che accorcia le distanze, Franchetto ha il merito di credere su un pallone che sta per uscire e con un recupero provvidenziale salta un avversario e poi mette a centro area per la deviazione al volo di Nordera che insacca.
Al rientro in campo dal riposo è subito doccia fredda per i biancazzurri, siamo al 3′ minuto quando i padroni di casa vanno sul 3 a 1 sugli sviluppi di un corner, sul secondo palo l’indisturbato Fagnani appoggia di testa in rete, gol fotocopia del primo. Solo al 90° minuto la Belfiorese riapre la sfida con la rete di Franchetto che in area raccoglie una corta respinta della difesa trafiggendo il portiere con un velenoso rasoterra. Ma non c’è più tempo per tentare di agguantare il pari e al triplice fischio resta l’amarezza.
16 marzo 2024