<<Oggi, come spesso è capitato, ho detto ai miei giocatori che voglio che siano soddisfatti della prestazione della squadra, nonostante la sconfitta immeritata, nonostante l’ingiustizia subita, giocare 60 minuti in 10 contro 11, ma soprattutto che la più grande soddisfazione la ricevano dal sapere che hanno dato il massimo. Bisogna uscire a testa alta, quando si è dato il massimo, indipendentemente dal risultato, e non vi è ragione per gioire
troppo di una vittoria o deprimersi per una sconfitta. Alla fine tutto si bilancia. Orgoglioso dei miei ragazzi…andiamo a prenderci quel che ci spetta. IL CALCIO, COME LA VITA, A VOLTE COLPISCE DURO….MA ALLA FINE NON È CHI NON CADE CHE VINCE MA CHI CADE E HA LA FORZA DI RIALZARSI SEMPRE>>

@news a cura di Andrea Varco

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