#MICHELECHEROBIN
#NuovoTecnicoDellaPrimaSquadra
MICHELE CHEROBIN, classe ’78, professione allenatore. Da circa una settimana è il nuovo allenatore della prima squadra della Belfiorese. Sebbene sia un coach di giovane età è già veterano in fatto di panchine e vanta la guida di molte compagini. Proviene da una famiglia di calciatori e tecnici dove il gioco del pallone è di casa fin dalla prima colazione. Dopo le prime esperienze in varie squadre giovanili giunge alla prima squadra del Caldiero dove rimane per 5 stagioni conquistando la Promozione, poi una parentesi in quel di Monteforte e altri 3 campionati di Promozione con la Polisportiva Virtus. Nell’ambiziosa Provese rimarrà 1 anno ed infine l’arrivo in Eccellenza al timone del Team S.Lucia Golosine nella stagione 2016/2017. Ottiene ottimi piazzamenti, conquista la fiducia dei presidenti e si toglie anche delle belle soddisfazioni che lo catapultano nella lista dei mister emergenti del comparto calcistico veronese e non solo. È su di lui che ha puntato il presidente Giuseppe Mosele per dare una svolta a questa stagione.
Ciao mister, intanto benvenuto nella Società Belfiorese e complimenti per l’ottimo esordio di domenica scorsa con la convincente prestazione della squadra nel “derby della fornasa” contro i nostri “cugini” primi in classifica.
Prima di tutto ti chiedo cosa ti ha convinto ad accettare questa sfida: << Sono diverse le cose. Innanzitutto l’importanza della categoria che a mio avviso resta molto affascinante, poi la storica piazza di Belfiore, società di grandi tradizioni che da anni fa calcio di altissimo livello, ma anche le sfide che di per sé mi piacciono e per finire non mi sono fatto scappare l’occasione visto che in passato c’erano già stati dei contatti per approdare in riva all’Adige. Qui ho trovato un’atmosfera genuina, umile, un po’ come sono io. >>
Dopo una settimana di lavoro che idea ti sei fatto sull’ambiente: << L’idea che mi sono fatto conferma tutto ciò che mi aspettavo, e cioè un ambiente sereno come ne ho sempre sentito parlare, fatto di persone semplici, dal Presidente al Direttore Sportivo, ma anche tutti i dirigenti che ho incontrato in queste prime uscite. È tutto molto simile a quello che in passato ho vissuto a Caldiero e alla Virtus dove non a caso sono rimasto per più tempo. Parlando della squadra posso dire di aver trovato un gruppo molto unito, disponibile ed atleticamente preparato. Dopo questa serie di risultati negativi credo che sia normale essere mentalmente un po’ in difficoltà e quindi ho lavorato subito anche su questo aspetto per far ritrovare la fiducia nei propri mezzi. Dalle prime sensazioni posso dire che la novità del mio insediamento ha dato quella scossa che serviva per cambiare rotta, perché è ciò che serve in questi momenti di difficoltà. >>
Secondo te questa squadra ha tutte le carte in regola per far bene: << Direi proprio di sì. Speriamo di recuperare il prima possibile gli infortunati e poi ci concentreremo tutti per il raggiungimento dell’obiettivo principale che non è quello prefissato ad inizio stagione ma è cambiato in corso d’opera. Stanno tutti lavorando con tenacia, come piace a me, per uscire il prima possibile da questa situazione. >>
Il vostro prossimo avversario è il Garda, che partita sarà: << Il Garda sta facendo bene, gioca con buona intensità, ha nelle proprie file delle ottime individualità e quindi sarà una sfida da prendere “con le pinze”. Se contro il Caldiero avevamo stimoli in più per i noti motivi, con il Garda sarà per noi la cosiddetta “prova del nove”. È una formazione ostica, farà di tutto per salvarsi e quindi ci dobbiamo preparare bene per essere pronti alla battaglia, perché domenica in campo sarà proprio una vera battaglia. >>
Qual’e l’obiettivo che ti sei prefissato per questo finale di campionato: << L’obiettivo è quello di una salvezza comoda senza incappare nei play-out, cioè quello che mi ha chiesto la società. Capiremo partita dopo partita dove possiamo arrivare però il gruppo c’è e questa è un’ottima base da cui partire. >>
Insieme a te sono arrivati anche due tuoi collaboratori a rinforzare il gruppo: << Si certo. Sono prima di tutto due amici con cui da anni condivido gioie e dolori calcistici. Il primo è Alessandro Vesentini, mio storico collaboratore dai tempi del Caldiero che mi segue ovunque e mi aiuta molto sul campo. L’altro è Matteo Buttinoni che invece mi da una mano soprattutto fuori dal campo, aspetto che conta molto per me. Loro due vanno ad aggiungersi ad uno staff tecnico già valido in cui fin da subito mi son trovato bene. >>
Grazie mister della disponibilità e per questa bella chiacchierata, non mi resta altro che farti un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura.
#ForzaBelfiorese
@intervista di Andrea Varco