Talentuoso attaccante classe 2000, ha tutte le carte in regola per spostare gli equilibri della squadra e nonostante la sua giovane età ha già un profilo da professionista in Serie C. Nella vita di tutti i giorni Alberto gestisce l’attività di famiglia alla Locanda e Residenza “Ai Capitelli” di Soave. La sua avventura calcistica inizia nella storica Sambonifacese, passa poi per 3 stagioni al San Martino Speme. Viene notato dai talent scout dell’Hellas Verona che lo portano in gialloblu dove gioca prima negli Allievi e poi per due anni nella Primavera. Qui farà molto bene e viene acquistato dalla Fermana con il battesimo della Serie C. Nel gennaio scorso va al Mantova e conquisterà la promozione vincendo il campionato di serie D. Da questa stagione veste la maglia biancazzurra della Belfiorese.
Ciao Alberto e ben arrivato alla Belfiorese. Innanzitutto come ti trovi qui?? A Belfiore mi trovo benissimo, dalla Società al Direttore Sportivo, all’Allenatore, a tutti i collaboratori, mi sono trovato fin da subito molto bene. Qui ci sono tutte persone serie e disponibili a cui piace il proprio lavoro. Lo staff tecnico è molto preparato. La serenità qui a Belfiore si trasmette poi al lavoro quotidiano, è l’ambiente ideale per giocare al calcio, lo capisci appena arrivi qui, si sente nell’aria. Conoscevo già Pietro Turrini, mio ex compagno ai tempi dell’Hellas, e Andrea Ciuffo che è un mio grande amico con cui mi sento quotidianamente.
Come giudichi questo tuo inizio di stagione ed il tuo stato di forma?? Sono arrivato da poco perché la transazione è avvenuta alla fine del mercato trasferimenti e tenuto conto che era da un po’ che non giocavo, anche se non ho mai smesso di allenarmi con costanza, diciamo che all’inizio ero un po’ arrugginito, passatemi questo termine. Invece in questo periodo di stop colgo l’occasione per recuperare bene, mi sto allenando parecchio per cercare di riprendere la condizione ottimale e farmi trovare pronto alla ripresa del campionato per dare il mio contributo a questa squadra. Voglio puntare più in alto possibile, questo è il mio obbiettivo.
Che tipo di giocatore sei?? Sono un attaccante un po’ atipico, se così possiamo definirlo, perché mi piace fare la seconda punta, il trequartista, l’esterno d’attacco, insomma quasi tutti i ruoli offensivi. Comunque cerco sempre di imparare, questo è un po’ il mio motto. Osservo spesso i calciatori professionisti per cercare di acquisire cose nuove di gioco e così migliorarmi. Per esempio stimo molto Benzema del Real Madrid perché mi piace come gioca, mi piace come interpreta questo ruolo, secondo me è uno dei migliori.
Vuoi raccontarci un po’ dei tuoi anni all’Hellas, la C con la Fermana e la D a Mantova?? Nell’Hellas Verona mi sono trovato a meraviglia, un sogno, la squadra della mia città e quindi è stato un orgoglio per me vestire quella maglia. Ho fatto tre bellissimi anni, soprattutto l’ultimo con la Primavera che mi ha dato tante soddisfazioni personali, quella stagione ho fatto molto bene ma purtroppo ho avuto anche la sfortuna di infortunio che mi ha tenuto fuori per due mesi. Da qui sono passato alla Fermana, storica società con cui ho debuttato in Serie C, la mia prima esperienza tra i professionisti, ho dei bellissimi ricordi. Nel gennaio scorso ho deciso di lasciare Fermo per andare a Mantova e rimettermi in gioco nel campionato della D. Ho potuto giocare solo poche gare perché poi ci si è messo pure il Covid e tutto si è fermato con la conclusione anticipata del campionato.
Hai qualche ricordo a cui sei particolarmente legato?? Il mio ricordo più bello è sicuramente l’esordio in Serie C con la Fermana, non me l’aspettavo di entrare subito alla prima partita con i “canarini”. È stato emozionante, un orgoglio per me e anche per la mia famiglia a cui dedico questo bel ricordo perché mi sono sempre stati vicini. Ora la mia speranza, con il lavoro quotidiano, è quella di tornare a quei livelli. Sono felice della mia scelta alla Belfiorese e qui darò tutto per raggiungere gli obiettivi, parola di Alberto Fiumicetti
3 dicembre 2020