Centrocampista classe ’87 dai piedi buoni, da lui ci si aspetta sempre la giocata importante, gli basta poco per stupire le platee. Cresciuto calcisticamente nel Settore Giovanile del Chievo Verona, dopo gli Allievi ha militato per due anni nella Primavera guadagnandosi anche la chiamata nella Prima Squadra Clivense. Debutta in Serie D con la Virtus Vecomp e approda anche in C2 con la Canavese nella stagione 2007/2008. Ritorna ancora in Virtus e poi gioca in Eccellenza con le maglie del Somma e del Vigasio. Passa alla Scaligera, in Promozione milita nel S.Martino, Provese e S.Giovanni Lupatoto. Arriva la chiamata del Valgatara con cui gioca per più di due campionati in Eccellenza, viene tesserato dalla Belfiorese nella sessione invernale di mercato del 2019 ed ora è alla sua seconda stagione con la maglia biancazzurra.Ciao Dario, come prima cosa ti chiedo dalla tua esperienza che campionato è quello di Eccellenza??Il campionato di Eccellenza è sempre un torneo molto ostico. Il livello qualitativo delle compagini di quest’anno sembra essersi innalzato rispetto a qualche stagione fa, ogni gara è insidiosa e se non la affronti nella maniera giusta rischi di fare anche delle brutte figure. Il risultato è sempre molto aperto e tutte le partite sono molto livellate proprio per la caratura delle squadre in lizza. Che differenze ci sono tra la Belfiorese di quest’anno rispetto a quella della passata stagione??Rispetto alla passata stagione siamo più gruppo-squadra e di questo devo darne atto e merito al lavoro di mister Lonzar e del suo staff. L’anno scorso invece non riuscivamo a raddrizzare alcune partite, i risultati non arrivavano e di conseguenza il gruppo era scoraggiato e debole mentalmente. Mister Lonzar è un giovane allenatore con idee innovative a cui piace fare calcio e sa lavorare molto bene con i giovani, aspetti tutti molto importanti per il calcio moderno. Anche la posizione in campo è molto importante, infatti l’anno scorso alcuni fuori ruolo non riuscivano a dare il massimo in campo e di questo ne risentiva poi anche la squadra. Sono particolari che contano. Alla ripresa delle attività voglio essere più determinante e importante per la mia squadra, lavorerò su questo perché so di poter dare di più a questa squadra. Hai qualche aneddoto o ricordo da raccontarci a cui sei particolarmente legato??Ricordo con molto piacere l’emozione provata al mio primo gol in Serie D in maglia Virtus contro il Rivignano, ma ce ne sono tanti altri di ricordi dopo tante stagioni, come ad esempio l’esordio in Serie C con la Canavese o quando sono stato aggregato alla Prima Squadra del Chievo Verona, direi che ogni anno ti riserva sempre qualche aneddoto che ti resta nella mente. Della tua Sicilia cosa ti manca??Dalla mia Sicilia porterei il mare, mi manca molto, ma anche qualche piatto succulento o uno dei tipici dolci. In Veneto vivo ormai da tanto tempo e devo ammettere che anche qui si sta molto bene.
10 novembre 2020