Difensore esterno classe ’94 e freccia sinistra della formazione biancazzurra, è un giocatore tatticamente molto duttile che viene impiegato anche nel ruolo di centrocampista. All’età di 9 anni viene notato dagli osservatori dell’Hellas Verona che lo tesserano e ripercorre tutta la trafila del Settore Giovanile gialloblu fino alla Squadra Primavera. Breve parentesi di 4 mesi nel Castelnuovo Sandrà in Eccellenza per poi ritornare nell’Hellas la stagione successiva.Approda quindi al Cerea in serie D e con la maglia del “piccolo toro” resterà per ben 5 anni prima di passare all’Oppeano, poi al Garda ed infine oggi è alla sua seconda stagione da protagonista con la maglia della Belfiorese.Ciao Marco, per prima cosa volevo sapere cosa ne pensi della squadra dopo queste prime uscite, la rosa di quest’anno è molto rinnovata??Direi che siamo andati molto bene. Per come siamo partiti, sono sincero, non me l’aspettavo proprio di iniziare così bene. Essendo quasi tutti nuovi non era facile partire col piede giusto, anche perché reduci dalla prolungata sosta dovuta alla nota emergenza, di sicuro non era cosa facile fare subito gruppo tra di noi e trovare l’amalgama giusta per la fisionomia ideale della squadra. Ma tutto questo è magicamente avvenuto ed è merito nostro. Oggi come state vivendo questo ulteriore stop e l’incertezza sul proseguo della stagione?? Diciamo che era cosa prevedibile, fin dall’inizio sapevamo di partire con molta incertezza sulla fine della stagione, era quasi scontato che alcune gare sarebbero saltate per contagi tra tesserati e di conseguenza che prima o poi sarebbe arrivato il nuovo blocco. Però, se si voleva riprendere in qualche modo secondo me è stato giusto partire, anche fra tanti dubbi. La speranza di tutti ora è quella di ricominciare a giocare, anche se probabilmente si porterà a termine solo il girone di andata e poi si andrà direttamente ai play-off o play-out. Sei al secondo anno in biancazzurro, che ambiente si trova qui a Belfiore??Mi trovo molto bene alla Belfiorese, sono arrivato l’anno scorso grazie al DS Cucchetto che mi ha voluto qui. È una Società molto seria e molto familiare, nel senso che ti fa sentire sempre come a casa tua. A livello di squadra questa armonia si riflette di conseguenza sul gruppo, perché la serenità che si percepisce qui si rispecchia nel tuo lavoro quotidiano e quindi tu sai che devi solo andare in campo ad allenarti e giocare, al resto ci pensa la Società. Parlaci un po’ del tuo inizio di stagione, del tuo rapporto con i nuovi compagni e col nuovo mister, gli obiettivi??A livello personale non è stato per niente facile riprendere, mi sono allenato da solo durante i mesi di stop ma andare poi in campo è tutta un’altra storia. A pelle dico che non è stata la solita preparazione estiva perché venivo anch’io da una prolungata sosta, però grazie alla competenza del nostro staff tecnico che ha realizzato un programma di recupero ad hoc per tutti, ora cominciavamo a stare bene fisicamente e a capire le nostre potenzialità come squadra ed è stato un vero peccato bloccarci nuovamente. Ovviamente adesso tutto è da rifare, speriamo di riprendere presto. Con i miei nuovi compagni mi trovo bene, sono tanti i nuovi arrivati ma la cosa che ho notato subito è che hanno tutti la stessa mentalità di fare bene, una grande umiltà e quindi, quando tutti remano dalla stessa parte, il gruppo viene da sé. Ho conosciuto mister Lonzar quest’anno, anche se ci siamo già incrociati da giocatori avversari, e direi che è proprio l’uomo giusto in questo momento, una squadra giovane per un allenatore giovane con idee fresche, il connubio perfetto per fare bene. Speriamo ora di finire la stagione nel migliore modo possibile, di salvarci quanto prima e se riusciamo a fare qualcosa in più ben venga. Ci sono buone possibilità per toglierci qualche bella soddisfazione.
5 novembre 2020